Collettivo Trifoglio

Acquitrini

3-6.01.2023

Archivio

⟶ Martedì 3 gennaio, ore 10
⟶ Mercoledì 4 gennaio, ore 10
⟶ Giovedì 5 gennaio, ore 10
⟶ Venerdì 6 gennaio, ore 10

ACQUITRINI è una riflessione, musicale, coreografica, visiva, su luoghi ed ecosistemi al limite tra l’ambiente terrestre e quello acquatico. Ecosistemi isolati e
solo apparentemente statici ma ricchi di vita, come appunto acquitrini, zone
paludose.

Il luogo di incontro tra acqua e terra è la superficie liminale dove ha luogo il riflesso,
uno spazio bucato del linguaggio che riunisce mondi simultanei in modo del tutto naturale. L’acqua è fertile moltiplicatrice di immagini, partecipa al processo
generativo delle forme organiche e delle metamorfosi di elementi astratti e
geometrici in forme viventi, rifratte in un corpo liquido, esteso, che tiene insieme lo stesso di ciò che si mantiene differente.

L’acqua è contemporaneamente apparenza e materia viva, c’è un vivente che abita l’apparenza e un’apparenza che permette al vivente di esistere e moltiplicarsi.
L’acqua incrocia le immagini, interroga la visione e la rigenera aprendo nuovi piani
del possibile: puoi vedere a tuo piacimento il fondale immobile o la corrente, la riva
o l’infinito. Puoi vedere un oggetto nell’altro, puoi assistere a geometrie viventi e all’inversione degli oggetti e degli esseri.

Acquitrini è una ricerca all’interno del linguaggio, di cui la liquidità è un principio costitutivo e compositivo. È un elemento generativo della forma che permette ad
un linguaggio fluido di attraversare la struttura spazio-temporale della
composizione, diventando un luogo dove è possibile far coesistere una simultaneità
di presenze.

Coreografia e danza: Marta Bellu
Musiche: Donato Epiro
Luci: Andrea Sanson
Assistenza al progetto: Angela Burico
Coproduzione: Versiliadanza, FuoriMargine – Centro di Produzione di danza e arti performative della Sardegna
Con il sostegno di: Fondazione Armunia, S’ala e Ramdom, Kora – Centro del Contemporaneo
In collaborazione con: Associazione A Corpo Vivo.