Pensate come danze per spazi differenti le cartografie di Echoes dialogano con il luogo che le ospita grazie all’abilità dei corpi di entrare in contatto poeticamente con l’anatomia delle forme e la bellezza della misura. Per Autunno Danza, il luogo scelto è Sa Manifattura. Il lavoro coinvolge cinque corpi danzanti che disegnano e ricompongono senza soluzione di continuità, una partitura di movimenti in cui è la singolarità del corpo che fuoriesce in intensità o la pluralità beata di un’espressione corale appoggiata sui melanconici rallenti della star R&B Frank Ocean. Ciò che si muove in questa danza, è propriamente una coscienza collettiva che ridefinisce i rapporti tra le cose: l’altrove, il tempo, lo spazio, la finitudine dei corpi e il punto cieco di un’immagine.
La composizione prevede una ripresa in live streaming attivata dal vivo dai danzatori stessi, un punto di vista interno che avvicina lo sguardo al dettaglio, rivelando la potenziale capacità del digitale di depositare particelle affettive: chiunque può vedere questa parte virtuale di immagini in movimento attraverso il proprio telefono durante la performance dal vivo, in un altro luogo o in un secondo momento. Echoes è come una stanza dentro cui distendersi per stare a guardare e a non guardare un panorama condiviso di leggerezza e intimità, un ritmo cardiaco che si rallenta in un lunghissimo loop e fa sentire che esistono altri livelli di comunicazione o di linguaggio, la possibilità di vivere oltre il recinto dell’utile.
Concept, coreografia, costumi e sound: Cristina Kristal Rizzo
Danza: Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini, Sara Sguotti,
Cristina Kristal Rizzo
Musica: Frank Ocean
Creative producer: Silvia Albanese
Produzione: Tir Danza
Co-produzione: Festival Danza Estate
Con il supporto di: PARC Performing Arts Research Centre, h(abita)t –
Rete di Spazi per la Danza / QB Quanto Basta