I am within
Ogni tanto, nella quotidianità della vita, può succedere di imbattersi in qualcosa che avvertiamo come ‘troppo’, che facciamo fatica a sostenere con lo sguardo o con l’udito. Soprattutto in questi momenti, quando proviamo a cercare le parole per descrivere cosa proviamo, il linguaggio ci risulta talmente povero da gonfiare un’ombra tra noi e quello che accade: ci sentiamo soli anche se circondati da altre persone. Qualcosa rimane incastrato dentro, dietro di noi, non riusciamo a condividerlo pienamente con nessuno eppure è qualcosa che fonda la persona che siamo. In questa solitudine – ombra irrisolvibile – si attiva una reazione potente: la capacità di diventare la difesa e il conforto di cui si ha bisogno.
La bambina in scena è immersa nella potenza della propria protezione, trasformandosi continuamente in bestie terribili e, ogni tanto, in immagini celestiali.
I am without
Le più profonde acque dell’oceano, buie e sterminate, sono ignote quanto i vasti paesaggi della mente.
L’incoerenza si propaga in un’eco infinita, rimbalzando tra i pilastri della ragione e componendo le voci che sentiamo in testa. Nell’estrema soggettività non esiste sempre un’evoluzione logica del pensiero e il tempo è un concetto estraneo.
La ragazza in scena si trasforma fisicamente nel vortice estenuante di immagini e sensazioni che si generano l’una sull’altra come un frattale, in una sorta di attacco dall’interno, dal fondale dell’abisso della sua persona, verso la superficie.
I am within
Di: Dewey Dell
Con: Gioia Pascucci
Coreografie: Teodora Castellucci
Musiche: Demetrio Castellucci
Scene e luci: Eugenio Resta
Costumi: Guoda Jaruševiciute
Curatela: Agata Castellucci
Ringraziamenti speciali: Lisa Pazzaglia
Produzione: Societas 2018
Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura
I am without
Con: Nida Jaruševiciute
Coreografia: Teodora Castellucci
Musiche originali: Demetrio Castellucci
Luci: Eugenio Resta
Costumi: Guoda Jaruševiciute
Con la cura di: Agata Castellucci
Produzione: Societas 2018
In collaborazione con Sardegna Teatro
Foto: Eva Castellucci