Il compositore Dan Kinzelman e il coreografo Daniele Ninarello per la prima volta si incontrano in un territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza. Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l’elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l’ausilio di una loop station. Nel comporre la parte coreografica Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio. La sperimentazione sonora e quella corporea tendono dunque a tradurre gli elementi percettivi attravarso cui l’evolversi della figura umana si rende visibile. Qualcosa all’interno del corpo vibra costantemente come una minaccia: è il caos, il rumore interno delle cicatrici e dei pensieri.
E riguarda tutti. Soltanto la danza può assestare progressivamente queste tracce nel qui e ora. E ripulire lo sguardo, trovare pace.
Come un vero e proprio mantra fisico da esplorare nella sua continuità, perimetro muto di un pensiero correttamente liberato.
Coreografia e danza: Daniele Ninarello
Musica dal vivo: Dan Kinzelman (tenor sax, percussion and electronics)
Dramaturg: Carlotta Scioldo
Produzione: Codeduomo e Novara Jazz (curatore Enrico Bettinello)
Con il supporto di: CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa Fondazione Piemonte dal Vivo | Lavanderia a Vapore Residency CAOS-Terni (con il supporto di Indisciplinarte e Associazione Demetra) Fabbrica Europa
Foto: Akiko Miyake