Daniele Albanese

Appunti per il sole

Il progetto prende spunto dal Sole, come simbolo di forza ed energia, e dalla sua ciclicità nella nostra vita.
Uno spettacolo di movimento sul passaggio tra movimento ed energia, in un accrescimento progressivo dell’intensità dello spettacolo.

Questo lavoro desidera mettere a punto un linguaggio e un meccanismo fisico fatto di ripetizione, accumulazioni e variazioni creando una danza scritta ma sempre inattesa.

In questa fase del processo di creazione sono previste tre sezioni distinte.
La parte centrale rappresenta il ‘cuore’ dello spettacolo e ha una sua autonomia, adattabile a diversi spazi e presentabile in versioni site-specific.
Questa parte del lavoro, in termini puramente tecnici sul linguaggio-danza, vuole mettere a punto un meccanismo fisico fatto di ripetizione, accumulazioni e variazioni, con un aumento non lineare dell’intensità.

L’approccio alla scrittura del materiale coreografico è lontano dal semplice stabilire una sequenza di movimenti da ripetere ma prevede un lavoro di feedback costante tra danzatori e coreografo a creare un vero e proprio linguaggio.

L’intero processo di lavoro è svolto in collaborazione con i danzatori, il musicista e il light designer.

La partitura di “Appunti per il sole” nasce dal tentativo di applicare alla materia sonora il concetto di vibrazione/pulsazione solare in continua crescita [ o espansione ? ] e mantenere una salda relazione con i corpi dei danzatori, mutuandone e amplificandone ritmi e contro-tempi.
Ne scaturisce una struttura musicale vertiginosa, costituita da cicli con velocità e intensità in continua progressione intervallati da momenti di improvvisa sospensione. Progressivamente ogni sezione ritmica si apre a nuovi immaginari corporei, con un groove che prende spunto dai territori della techno ma che si tiene lontano dalle forme consolidate. Il suono massiccio e avvolgente dà vita a un paesaggio sonoro elettronico e sintetico, rigoroso ma dai confini permeabili e punteggiato da elementi stridenti e aleatori, dove cercare un modo diverso di vivere gli spazi percussivi.

Le idee di ripetizione, accumulazione e accrescimento dell’energia sono alla base di tutto lo spettacolo – anche la prima e ultima sezione, seppur utilizzando convenzioni e linguaggi diversi rispetto alla parte centrale, hanno, strutturalmente, un medesimo approccio di costruzione.

Uno spettacolo di movimento ed energia che prevede modalità di lettura diverse ma che fondamentalmente chiede allo sguardo del pubblico quello di partecipare a livello sensoriale, cercando di riportare a un livello primordiale il rapporto tra il pubblico e lo spettacolo e a una ri-definizione semplice di cosa è danza.

Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer che lavora tra l’Italia e Berlino.

Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti di fama internazionale tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Eva Karczag, Karine Ponties, Peter Pleyer.

I suoi lavori esplorano le forme ibride che nascono nel passaggio tra un luogo e un altro, tra un movimento e un altro, considerando il confine non come ostacolo ma come luogo di turbolenza e motore di cambiamento che genera nuovi modi di incontro con il pubblico, portandolo verso dimensioni percettive inusuali.

E’ presente con i suoi lavori nei più importanti festival italiani ed internazionali.

Con: Fabio Pronestì, Diego Spiga
Coreografia: Daniele Albanese
Musica: Simon Balestrazzi
Coproduzione: Fuorimargine (Cagliari), Insulae Lab (Berchidda-SS), Altra Associazione (Milano)
Con il sostegno di: Europa Teatri (Parma)

Durata: 30’

Associazione Culturale Spaziodanza
via Cornalias 24, Cagliari 09121
partiva iva: 01691040925
PEC: associazione.culturalespaziodanza@pec.it

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