Un gruppo di donne di tutte le età è stato condotto a interpretare l’opera musicale di Galina Ustvolskaya, soprannominata “Donna col Martello”.
Ustvolskaya – allieva di Shostakovich – si è presto allontanata dal maestro, reo ai suoi occhi di aver accettato compromessi con la dittatura stalinista, non condividendone l’atteggiamento duplice e “non puro”.
Al contrario la compositrice ha mostrato una moralità compatta, percorrendo una ricerca compositiva tesa alla riduzione del materiale, nella direzione di un ideale di drastica essenzialità.

La sua musica è continuamente interrogativa, assoluta, estrema.
Il ritmo dei metalli sul legno e incudine danno vita a un concerto performativo in cui azioni, spostamenti e gesti alludono a un rituale misterioso, dentro all’idea di intima liberazione dai poteri omologanti.

Dies Irae vede collaborare l’artista e performer Gloria Dorliguzzo, che con la sua indagine coniuga plasticità e ritmo compositivo con una particolare attenzione per le arti visive e il Maestro di Musica Gianluca Feccia.