In questo nuovo assolo, Ambra Senatore ci invita a un viaggio in cui danza e voce si intrecciano in narrazioni intime e universali. Sola sul palcoscenico, incarna le storie che scorrono nel suo corpo: si incontrano, si sfiorano e si intrecciano.
Tra sussurri e movimenti, storie vicine risuonano con quelle lontane, tessendo una sottile connessione tra il sé e l’altro, tra l’individuo e la comunità.
Attraverso ogni movimento, la coreografa dà forma a frammenti di ricordi, sensazioni ed emozioni che emergono come echi di vite condivise. La sua danza, raffinata ed espressiva, ci riconnette con noi stessi e costruisce ponti invisibili tra i nostri ricordi personali e quelli portati in scena. Ogni gesto, ogni transizione, ogni parola ci ricorda che il nostro corpo porta con sé esperienze e ricordi: oggetti, melodie e parole prendono vita davanti ai nostri occhi.
Mentre l’opera si svolge, il tempo sembra fermarsi, lasciandoci riscoprire, rivivere o semplicemente sentire. Ambra Senatore offre una danza di emozioni crude e autentiche, che esplora la condizione umana in tutta la sua complessità e ricchezza.